São Tomé e Principe: un viaggio ai confini del mondo tra foreste tropicali, spiagge mozzafiato e gustosissimo cioccolato biologico.
São Tomé e Principe, lo stato africano che ospita al suo interno l‘isola di São Tomé si sta, a poco a poco, aprendo al turismo. Ciò, tuttavia, senza dimenticarsi di preservare le tradizioni e la cultura caratteristiche.
São Tomè e Principe rappresenta una meta ideale per coloro che desiderano trascorrere del tempo lontano dalla frenesia del mondo occidentale. A caratterizzare l‘esperienza del turista in questo angolo di mondo, il contatto con la natura che vive ancora secondo i suoi ritmi.
São Tomé e Principe, il clima: ecco quando è meglio andare
São Tomé e Principe è caratterizzato da un clima tipicamente equatoriale con piogge molto frequenti e forti in alcuni periodi dell’anno. Le temperature, tuttavia, non scendono mai sotto i 20 gradi. L’alto tasso di umidità che interessa le isole, però, rende necessario scegliere con cura il periodo in cui fare loro visita.
Il periodo migliore è, senza dubbio, quello che va da maggio a settembre, la cosiddetta stagione secca con piogge rare e scarso tasso di umidità. Non male neppure il periodo da marzo a maggio con temperature ottime per bagni di sole e nell’oceano.
Da evitare, invece, i mesi da ottobre ad aprile a causa del clima umido con piogge molto frequenti e temperature particolarmente elevate: si tratta, infatti, della cosiddetta stagione delle piogge. Per coloro che, diversamente, fossero interessati a visitare l’arcipelago per gite culturali, escursioni e trekking il periodo consigliato va da giugno a settembre.
São Tomé e Principe: cosa visitare
São Tomé e Principe, antica colonia portoghese, è conosciuta per la qualità del suo cacao. A caratterizzare il territorio un background culturale molto ricco. A combinarsi in un mix straordinario sono la tradizione africana, portoghese e la cultura santomina.
Da non lasciarsi sfuggire il Tchiloli , una forma di teatro che vede come protagonisti solo uomini. Al centro la tragedia del marchese di Mantova e dell’imperatore Carlo Magno.
Suggestiva, inoltre, la visita al parco naturale Obo, un’ampia zona sud occidentale deputata alla conservazione di tutti i biotipi presenti sull’arcipelago. Tra questi le foreste, le mangrovie e l’unica savana di São Tomé.
L’acqua dal colore azzurro e la fauna con moltissime varietà di pesci, ne fanno una zona adatta alle immersioni subacquee e alla pesca a strascico. Vivamente consigliato un giro in barca tra le coste e le spiagge con sabbia bianca ma anche dorata e a tratti grigia.
Perché viene definito Il regno del cioccolato?
A caratterizzare il territorio sono le piantagioni (Roças) di cacao che traggono la loro linfa vitale dai fiumi che scorrono tra liane, alberi e piante esotiche. La coltivazione delle fave di cacao ha rappresentato, dopo l’indipendenza portoghese del 1975, la principale fonte di sostentamento dell’economia dell’isola.
Il sapore del cioccolato è davvero autentico grazie alla particolare lavorazione. Le fave, dopo la tostatura, la pelatura e la macinazione, si trasformano in tavolette di puro cioccolato biologico:per il nostro benessere un vero toccasana.
Non solo cacao, l’arcipelago, infatti, ospita anche piantagioni di coprah, caffè e banane. Tra queste, le roças di Agua Izé di Monte Café (l’unica piantagione arabica dell’arcipelago). A questa si aggiungono quella di Bombain luogo meraviglioso per le sue cascate. Splendide anche quelle di Sundy e di Agostinho Neto a un chilometro da Guadalupa.
São Tomé e Principe è una meta ideale per staccare la spina e rigenerarsi. Un’ incredibile flashback a contatto con l‘essenza più pura della natura, delle sue pulsioni e della vita.
Fonte Foto: https://www.facebook.com/saotomeprin/?tn-str=k*F